Maltempo nel catanese, danni a colture e aziende agricole: chiesto lo stato di calamità

La Confederazione Italiana Agricoltori della Sicilia orientale lancia l’allarme per i danni a colture e aziende agricole dovuti al maltempo nel catanese e nel calatino. Parla della questione il presidente Sicilia Orientale Giuseppe Di Silvestro che ha inviato oggi una lettera al presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, agli assessori Marco Falcone (Infrastrutture) e Toni Scilla (Agricoltura) e al dirigente generale della Protezione civile regionale, Salvatore Cocina.

“I territori della Piana di Catania sono stati messi in ginocchio dalla violenta alluvione che si è abbattuta ieri e oggi. In poche ore, la pioggia battente (oltre 250mm) e le raffiche di vento ad oltre 100km/h, hanno causato ingentissimi danni strutturali ed infrastrutturali alle aziende agricole. Chiediamo che venga proclamato lo stato di calamità e che si costituisca una cabina di regia istituzionale, da convocare con estrema urgenza al comune di Scordia, per un’immediata ricognizione dei danni strutturali ed infrastrutturali e affinché vengano emanate misure straordinarie per il riassetto e ripristino delle strade principali e secondarie, si monitorino i danni e si concertino le misure future per la regimentazione delle acque. Al tavolo si riuniscano Genio Civile, Protezione Civile, gli assessorati all’Agricoltura e alle Infrastrutture, le organizzazioni professionali agricole, i sindaci dei comuni colpiti. A 24 ore dal ciclone i danni quantificati sono già enormi alle attività agricole sono stati colpiti soprattutto i comuni di Palagonia, Ramacca, Scordia, Paternò, Randazzo, Francofonte e Lentini (salvo ulteriori e più approfonditi accertamenti). Non parliamo ancora di danni alla produzione. Le piogge alluvionali hanno causato smottamenti di natura idrogeologica, interruzione di strade e linee ferrate, esondazioni di torrenti. Inoltre vi sono stati allagamenti di interi appezzamenti di terreno, deposito di detriti vegetali e pietrosi, dissesto di strade provinciali, interpoderali e poderali”.

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